Regolamento comunale illegittimo: SANZIONE ANNULLATA!
- DirittoArmi.it
- 15 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min
La notizia era rimbalzata, con titoli sensazionalistici, su internet e perfino sul alcuni telegiornali: il 28 dicembre 2023 la polizia locale di Vigevano aveva individuato e sanzionato i pericolosi soggetti che avevano osato esplodere ben 100 (CENTO!!!) fuochi d'artificio per il compleanno di una bambina.

La notizia di per sé ridicola già dal tono terroristico nella descrizione del fatto, in cui una banalissima batteria da 100 colpi della durata di circa un minuto (peraltro di libera vendita) è stata riportata come "100 fuochi d'artificio" per dare al pubblico l'impressione che i poveri cittadini di Vigevano abbiano dovuto subire una notte di bombardamenti come se si trovassero a Baghdad ai tempi della guerra, fu presumibilmente pubblicata e diffusa dalle stesse autorità comunali come "monito" per gli irriducibili affezionati dell'arte pirotecnica affinché desistessero dall'intento di festeggiare l'arrivo del 2024 utilizzando i consueti prodotti pirotecnici.
Impressionati dalla profonda ingiustizia della vicenda, gli amministratori di DirittoArmi.it avevano quindi cercato tramite degli appelli sui social i malcapitati parenti della bimba. Riuscendo fortunatamente a mettersi in contatto con i diretti interessati hanno spiegato loro le opzioni che si prospettavano, inclusi gli eventuali rischi connessi, e si sono quindi offerti allestire, a titolo ovviamente gratuito, il ricorso per l'annullamento del verbale.
Tutto è bene quel che finisce bene: secondo quanto recentemente riportato dai parenti della bimba il ricorso è stato accolto e la sanzione annullata.
La notizia però non è positiva solo per il fatto che nel caso specifico è stata fatta giustizia eliminando un torto subito da un cittadino per mano dell'autorità locale, con annessa gogna in collaborazione con la stampa, ma anche perché il caso specifico non riguardava le solite ordinanze illegittime che nascono come i funghi con l'approssimarsi del Capodanno bensì un vero e proprio regolamento emanato dal Comune e che conteneva disposizioni specifiche in materia di esplodenti. E' stato perciò necessario imbastire il ricorso con alcune peculiari accortezze rispetto agli altri predisposti.
Facendo riferimento a tutta la recente e costante giurisprudenza amministrativa in materia [approfondimento] e sottolineando determinate imprecisioni ed ambiguità del regolamento stesso, il ricorso ha quindi potuto trovare accoglimento e la sanzione è stata definitivamente annullata.
Questo ricorso, come gli altri presentati ed accolti, manifesta ancora una volta come sia assolutamente legittimo ignorare regolamenti ed ordinanze emessi dai sindaci e dalle amministrazioni in violazione della normativa vigente senza dover preventivamente ricorrere contro l'atto illegittimo stesso, procedimento che avrebbe tutt'altri costi e tempistiche, potendo comunque ottenere l'annullamento delle sanzioni emesse sulla base di tali ordinanze e regolamenti (solo apparentemente) validi.
Certo, rimarrebbe da capire quali siano le responsabilità dell'amministrazione e degli accertatori ogni qual volta intervengano illegittimamente per sanzionare comportamenti del tutto leciti e di conseguenza creando disagi ed imbarazzi a persone che non avevano altre colpe se non voler trascorrere qualche momento di allegria con amici e parenti per un'occasione lieta che rimane definitivamente rovinata grazie all'intervento di coloro che dovrebbero garantire la legalità. Stiamo parlando di vere e proprie violenze messe in atto dalle istituzioni, pienamente consapevoli.
Probabilmente arriverà anche il giorno in cui questi amministratori saranno sanzionati per il loro agire arrogante e spregiudicato, per il momento possiamo comunque rallegrarci per la giustizia resa ai parenti di questa bimba ed a tutti coloro che hanno visto sanzioni ingiuste venire annullate.
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